giovedì 25 ottobre 2018

IL DEGRADO DEGLI EDIFICI IN MURATURA

IL DEGRADO DEGLI EDIFICI IN MURATURA
Patologie e diagnostica
Prendiamo spunto da una pubblicazione edita da Maggioli Editore per sottolineare le profonde differenze fra un edificio tradizionale ed uno costruito con criteri di bioedilizia.

• costruzioni in muratura: il quadro generale
• tecniche costruttive e proprietà dei materiali nell’edilizia storica
• degrado dei materiali edilizi
• fattori di attivazione dei processi di degrado
• dissesti delle pareti murarie
• prove diagnostiche sulle componenti murarie





Le foto sottoriportate testimoniano una tecnica antica che non necessita di alcuna manutenzione.


                                                    
                                              Svitto, Svizzera  - casa del 1287

 Nei centri storici delle cittadine tedesche è facile imbattersi in case a graticcio  (in tedesco Fachwerkhaus) risalenti al medioevo e tutt'ora abitate.













 Anche in Francia le "maisons à colombage", diffuse sin dall'alto medioevo sino al 1800, resistono ancora.















Un pezzo di legno fresco, con il 40% di umidità, se lasciato asciugare naturalmente impiegherà circa 2 mesi per raggiungere il 20% di umidità, così pure se è protetto da una guaina traspirante; la carta oleata costituisce un leggero freno al vapore che rallenta l’asciugatura portandola a 3-4 mesi; con una guaina in polietilene o una carta catramata di rivestimento il legno non riesce più ad asciugare e dopo 6 mesi comincia ad ammuffire per poi marcire.
 Una casa con una struttura totalmente in legno non trattata e tamponata con mattoni in argilla cruda o mattoni di calce e canapa, non presentando punti di barriera vapore, può conservarsi anche 1000 anni senza bisogno di trattamenti antimuffa o antitarlo, necessari altrimenti in presenza di umidità.

Altro luogo comune da sfatare è la resistenza al fuoco dei manufatti in legno.
 Una parete in legno massello, dopo 90 minuti di esposizione ad una fiamma a 1000 gradi, ha un aumento di temperatura sul lato opposto di soli 1,8 gradi. Una parete di cemento armato, sottoposta alla stessa prova, dopo soli 30 minuti aumenta la propria temperatura di 400 gradi. In questo stato la struttura in cemento armato crolla collassando su se stessa.

Il legno brucia solo se è arieggiato, altrimenti, in mancanza di ossigeno, non brucia ma carbonizza lentamente, Per rendere un edificio resistente al fuoco è sufficiente sovradimensionare la sezione resistente. Facendo ciò, in caso d'incendio, la parte che andrà danneggiata non interesserà la sezione resistente e la struttura non potrà collassare. 

Le case costruite in bioedilizia hanno una durata pressoché illimitata ed in ogni caso assicurano nel tempo delle prestazioni superiori alla muratura tradizionale. Tutto questo grazie alla qualità dei materiali impiegati ed ai particolari tecnici della struttura portante che le rende antisismiche, in linea con i più alti standard qualitativi europei.
La struttura portante di una casa moderna costruita in bioedilizia è costituita da legno lamellare e protetta dagli agenti esogeni. Inoltre si ha cura di assicurare la traspirabilità delle pareti per scongiurare la formazione di condense interstiziali che danneggerebbero il legno.

Una costruzione in legno, ottimamente isolata da acqua ed altri agenti atmosferici, durerà a lungo senza necessitare di manodopera ulteriore.
 Da sottolineare inoltre che una costruzione in bioedilizia è di sua natura classificata in classe energetica A ed assicura un risparmio energetico non inferiore al 70%.
Nel ciclo vitale di un edificio in muratura ben il 90% del costo riguarda i consumi energetici e i costi di manutenzione, solo l'8% riguarda la fase di costruzione e il 2% la demolizione (fonte: NPPCenter del Michigan)
Costruire in bioedilizia significa:
  • Rispetto dell'ambiente
  • Comfort abitativo ottimale
  • Risparmio energetico
  • Economicità di esercizio

Biocostruttori Riuniti

sabato 13 ottobre 2018

Ristrutturazioni, proroga per bonus casa e ipotesi ecoprestiti di Stato










 





Sole 24 ORE del 26 Set 2018


Proroga per tre anni, fino al 31 dicembre 2021, per tutto il pacchetto degli sconti dedicati ai lavori in casa: ecobonus, bonus ristrutturazioni e relative diramazioni. Parte da questa pietra angolare il lavoro che governo e maggioranza stanno disegnando in questi giorni per mettere a punto la revisione delle detrazioni prevista, come ogni anno, nel disegno di legge di bilancio...continua a leggere l’articolo  “Bonus casa, arriva la proroga triennale. Ipotesi ecoprestiti di Stato” (di Giuseppe Latour) 

 PER SAPERNE DI PIU’
Lavori in casa: 58 opere per cui non serve l'autorizzazione (a cura di Giuseppe Latour)
Glossario unico per l'edilizia libera con vista sul passato. L'elenco delle 58 opere in casa per le quali non è necessaria alcuna autorizzazione è entrato in vigore il 23 aprile 2018. Ma i suoi effetti sono proiettati all'indietro e riguardano tutti gli interventi che ricadono sotto l'ombrello del Dpr 380/2001, il Testo unico dell'edilizia entrato in vigore il 1° gennaio 2002 e poi, negli anni, modificato decine di volte...continua a leggere »

Semplificazioni fiscali, in pista alla Camera il pacchetto di proposte M5S-Lega (di Vittorio Nuti)
Divisi su pensione di cittadinanza e pace fiscale, uniti nella crociata per un Fisco più semplice. Che passa per un pacchetto di misure calibrate per ridurre al minimo oneri amministrativi e adempimenti a carico dei contribuenti: dal plafond per l'Iva dei soggetti in regime di split payment a una procedura meno complicata per le dichiarazioni d'intento Iva, e via semplificando...continua a leggere » 

sabato 30 dicembre 2017

CESSIONE DEI CREDITI D'IMPOSTA



                              Bonus energia per la riqualificazione energetica degli edifici

La novità più interessante della legge di bilancio 2018

 La cessione dei crediti d’imposta è la possibilità di cedere il credito d’imposta corrispondente al bonus energia ai fornitori e alle banche.

sabato 23 dicembre 2017

LEGGE DI BILANCIO 2018





La manovra 2018 appena licenziata ha confermato il bonus energia al 65% per la riqualificazione degli edifici, ma viene rimodulato l'incentivo per la sostituzione degli infissi, caldaie a biomassa e a condensazione che passano al 50%

giovedì 31 agosto 2017

LA DEFORESTAZIONE CAUSA PRIMARIA DEL CAMBIO CLIMATICO







Le foreste sono la salvaguardia della biodiversità e con l’assorbimento della CO2 contribuiscono in maniera determinante a contrastare il cambio climatico.


 La capacità dei boschi tropicali di compensare le emissioni di carbonio, purtroppo, è minacciata dalla crescente domanda di materia prima a scopi industriali (edilizia, mobili, carta…) ed energetici (specialmente in Africa e Latinoamerica, ma anche in Italia, per via delle distorsioni di mercato introdotte dagli incentivi alla generazione elettrica da biomasse). Se il legno pregiato potesse essere sostituito da un materiale ricavato da piante a rapida crescita, i boschi tropicali soffrirebbero una minore pressione antropica e avrebbero il tempo necessario (decadi) per rigenerarsi.

martedì 29 agosto 2017

Case incompiute e risparmio energetico

 
   

 

 

 

 

 

 

 

  PERCHE' NON PRENDERE  ESEMPIO DAGLI INGLESI ?        

Con il programma Green Deal Energy Saving for home or business, dal 2013, in Gran Bretagna si ristrutturano gli edifici senza spendere. Il Governo britannico rende così l’efficienza energetica disponibile a tutti, affinché il conseguente miglioramento –in termini di comfort indoor– dell’edificio energeticamente riqualificato, non sia più solo appannaggio dei ricchi, ma anche dei meno abbienti, che purtroppo sono la maggioranza della popolazione in tutti i Paesi! Vi proponiamo un’analisi di questa strategia vincente affinché possa essere d’esempio per stimolare la ripresa economica in Italia secondo un modello più equo.

CHE COS’È IL GREEN DEAL PER IL RISPARMIO ENERGETICO

In Gran Bretagna, con l’avallo della UE, si ristrutturano gli edifici per renderli più efficienti dal punto di vista energetico senza far pagare il conto agli utenti finali. A gennaio del 2013 il Governo britannico avviò il Green Deal (l’accordo verde, n.d.t.), ovvero un nuovo strumento che consente, sia ai cittadini che alle imprese, di eseguire lavori di efficientamento energetico ripagando –negli anni successivi– le spese sostenute solo con i risparmi ottenuti in bolletta.
Si tratta di una misura politica altamente innovativa, con un importante aumento dell’efficienza energetica, riduzione delle emissioni inquinanti e occupazione (oltre 60.000 nuovi posti di lavoro entro il 2015). L’iniziativa è stata ideata per raggiungere gli ambiziosi traguardi fissati dall’ultima direttiva UE sulla riduzione delle emissioni grazie a 700 milioni di euro erogati da Bruxelles.


Purtroppo in Italia non funziona così.

  Gli incentivi vengono concessi sotto forma di sgravio fiscale detraendo dalle tasse il 50-65% della spesa in 5 anni.

Purtroppo, benchè la legge sia sostenuta anche dai governi di sinistra, finisce per escludere il proletariato.

Una famiglia agiata avrà sicuramente la possibilità di anticipare la spesa e di recuperare interamente il contributo statale, ma una famiglia a basso reddito difficilmente potrà anticipare il costo e sicuramente non avrà la possibilità di recuperare l'intero contributo perchè l'esiguità delle tasse da versare è inferiore al contributo da detrarre. Sino a qualche anno fa si dava la possibilità di recuperare il contributo in dieci anni, mentre gli ultimi governi hanno ridotto a 5 anni avvantaggiando di fatto gli odiati ricchi e svantaggiando il ceto debole. 


Per essere più chiari: se ho diritto a recuperare 10 mila euro in 5 anni, posso detrarre dalle tasse 2 mila euro all'anno; ma se devo pagare mille euro di tasse all'anno, recupero mille euro e mille li perdo. Alla fine dei 5 anni avrò recuperato soltanto 5 mila euro, mentre in 10 anni li avrei recuperati per intero.


Sarebbe sufficiente dare alle Regioni la possibilità di accedere a mutui con la Cassa Depositi e Prestiti e si potrebbe fare copia e incolla del provvedimento adottato nel Regno Unito, ma visto che con l' UE siamo sempre a credito, perché nessuno pensa a finanziare l'efficientamento energetico degli edifici con i fondi europei ?



Biocostruttori Riuniti
www.sardabioedil.com 

mercoledì 5 luglio 2017

Edilizia: come sopravvivere in un mercato in crisi













Il settore delle costruzioni si caratterizza per la frammentazione e per la consolidata ritrosia a superare logiche di gestione familiare.

I dati sulla struttura e le dimensioni delle imprese di costruzioni in Italia confermano questo assunto:
  • Il 61,3% delle imprese ha un solo addetto
  • Il 35,1% da 2 a 9 addetti
  • Complessivamente le imprese con meno di 10 addetti rappresentano il 96% del totale.