sabato 30 dicembre 2017

CESSIONE DEI CREDITI D'IMPOSTA



                              Bonus energia per la riqualificazione energetica degli edifici

La novità più interessante della legge di bilancio 2018

 La cessione dei crediti d’imposta è la possibilità di cedere il credito d’imposta corrispondente al bonus energia ai fornitori e alle banche.


E' stata introdotta dalla Stabilità 2016 e ampliata dalla Manovra Bis 2017 (dl 50/2017). Inizialmente, era previsto che il credito si potesse cedere solo ai fornitori, poi è stata introdotta la possibilità di effettuare l’operazione anche con le banche.

 Fino ad ora, però, la cessione del credito era possibile solo per i lavori effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali e per il sisma bonus. 

Con la legge di bilancio 2018 il credito d'imposta è stato esteso anche agli interventi di riqualificazione energetica che riguardano le singole unità immobiliari. 



  • Questa novità dà finalmente a tutti la possibilità di effettuare interventi di efficientamento energetico a costo zero.

  • Con 150 milioni di euro, il Fondo per l’ecoprestito garantirà i mutui sottoscritti per intraprendere interventi di miglioramento della prestazione energetica degli immobili.

  • Riqualificare un edificio, portandolo dalla classe G alla classe A, consente un risparmio energetico del 70%.

  • Se l'intervento viene implementato col ricorso all'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili come il  #fotovoltaico e/o il  #micro eolico, si consegue un risparmio energetico del 90%. 


  • Sommando gli incentivi fiscali al risparmio energetico conseguibile, non solo vengono azzerati i costi di climatizzazione, ma si ottiene addirittura un guadagno.

Sino ad ora l'intero costo sostenuto per gli interventi di efficientamento energetico era a carico del commitente che aveva la possibilità di recuperare il 65% del costo in dieci rate annuali da detrarre dalle imposte, escludendo di fatto i meno abbienti.

 

Il 90% dei lavori di efficientamento energetico (pareti, coperture, infissi), infatti, è stato sugli infissi che rappresentano il costo minore.



Purtroppo è anche l'intervento che fa risparmiare di meno, come si evince dalla figura sottoriportata elaborata da dati ENEA





Dal punto di vista dell’intervento alla struttura, dunque, la tendenza è stata quella di privilegiare l’intervento meno efficiente per il risparmio energetico ma economicamente più contenuto in termini di capitale investito (gli infissi).

E' evidente che per vivere in un ambiente confortevole, salubre ed energeticamente efficiente non è sufficiente sostituire gli infissi o ricorrere al pellet per conseguire un risicato risparmio, ma è necessario effetture interventi risolutivi di riqualificazione energetica ( #cappotto termico, #tetto ventilato, caldaia a condensazione, sostituzione infissi e  #autoproduzione di energia da fonti rinnovabili).

Attendiamo la reazione delle banche, le circolari di aggiornamento dell'Agenzia delle Entrate ed ENEA e finalmente tutti potremo riqualificare la nostra abitazione a costo zero.


Per tenervi aggiornati sulle procedure relative alla cessione del credito d'imposta, potete contattarci cliccando qui

  Biocostruttori Riuniti




www.sardabioedil.com

Nessun commento:

Posta un commento