martedì 27 gennaio 2015

COME ELIMINARE MUFFA E CONDENSA IN CASA

                                                 
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MUFFA IN CASA

La muffa si forma su elementi costruttivi a causa di costante o permanente umidità. Bisogna chiarire da dove deriva l’umidità:
  • Condensa superficiale

La condensa superficiale è vapore allo stato liquido, che si forma sulle superfici interne della casa  quando la temperatura dei muri raggiunge il punto di  rugiada e porta il vapore acqueo  a condensare. Il punto rugiada si ha quando la differenza di temperatura fra la parte esterna e quella interna di un materiale varia da 0 a 2 gradi. 
  • Il vapore può provenire da pentole, costantemente sotto vapore nel locale, se il vapore non riesce ad uscire a causa di  pareti non traspiranti o aerazione insufficiente;
  • può semplicemente essere prodotta dagli abitanti stessi: ogni persona quotidianamente produce 1-1,5 litri di vapore; facendo la doccia si produce 1 litro di vapore, gli essicatori per biancheria ne formano 1-3,5 litri, e addirittura fiori e piante ne forniscono 0,5-1 litro;
  • attraverso punti non stagni, a contatto con il terriccio, può penetrare dall’esterno;
  • in certe condizioni si forma completamente da sola in qualità di condensa (rugiada) su parti di una costruzione confinanti con l’esterno (ponti termici): dietro l’armadio, in bagno, nell’angolino.
In questi casi probabilmente si tratta di muffa, formatasi per isolamenti termici sbagliati ed areazione insufficiente.

Potete osservare il fenomeno della condensazione sull’esempio della bottiglia del latte fredda. Non apppena la mettete sul tavolo nella cucina calda, sull’esterno immediatamente si forma la condensa.  Il motivo è che l’aria calda in cucina può contenere una certa quantità di umidità, senza che questa si depositi (con 20° C fino a 17,3 g/m3); lo strato d’aria a contatto con la bottiglia fredda viene raffredato, p.e. a 10°; a questa temperatura l’aria porta solamente 9,39g/m3, se il contenuto di umidità in questo punto fosse più elevato, supponiamo di 12 g/m3, la differenza (12-9,39=2,61 g/m3) si deposita sul vetro sotto forma di vapore.

Si forma condensa sui muri, anche se non così  rapidamente, se:
  • la parete è isolata male;
  • il locale è arieggiato male, (ad es. a causa dell’installazione di finestre stagne per risparmio energetico, senza contemporaneamente aver  provveduto al  risanamento termico dei muri).
  • la condensa formatasi con basse temperature esterne non può uscire dal muro, quando la temperatura esterna aumenta (p.e. grazie all’insolazione) e l’umidità evapora. Una parete esterna in condizioni normali dovrebbe essere permeabile al vapore dall’interno verso l’esterno.
  • la porta che separa una stanza non riscaldata da quelle riscaldate viene lasciata aperta: poiché l'aria fredda assorbe meno vapore acqueo, sulle superfici fredde (ad es. sulle pareti) della stanza priva di riscaldamento si forma dapprima condensa e poi muffa.
  • Muffa

 La muffa è conseguente alla condensa, ma  può comparire nei  punti più deboli dell’involucro termico, anche in assenza di condensa superficiale (la parete può anche rimanere asciutta), e con livelli elevati di umidità dell’aria interna, che non viene assorbita dalle pareti.


In questo contesto è necessario aggiungere che i materiali da costruzione si distinguono anche in base alla loro capacità di assorbire, accumulare e più tardi emettere umidità. Selezionando accuratamente i materiali da costruzione  si può accumulare un improvviso getto di umidità, per essere ceduto più tardi senza che ne derivino danni. L'argilla, il sughero, il legno e derivati e le lane possiedono la migliore capacità di assorbimento- emissione di umidità, producendo quindi un ottimo effetto di regolazione.

materiale:

  • intonaco di cemento, intonaco permeabile, assorbimento= 9 g/m2
  • lastre di cartongesso, intonaco permeabile, assorbimento= 22 g/m2
  • abete naturale, 2 strati di vernice, assorbimento= 32 g/m2

Ponti termici

Una soletta di cemento che giunge senza interruzione fino all'esterno si comporta come un'aletta di raffreddamento: d'inverno conduce calore verso l'esterno e d'estate dall'esterno all'interno. Si tratta di un ponte termico spesso presente dalle nostre parti. Gli angoli degli edifici per natura sono ponti termici "geometrici", sui quali si possono depositare umidità e formare muffa, a meno che non si provveda con un isolamento supplementare.


Diagramma di diffusione del vapore = diagramma di Glaser

Dai coefficienti di diffusione del vapore µ (mu), dalla capacità di conduzione termica λ  (lambda) e dallo spessore dei materiali da costruzione si possono calcolare, includendo le condizioni climatiche locali, se e su quale strato si formerà condensa, nonché alla possibilità di prevenirla selezionando appositamente i materiali e gli spessori dei singoli strati, evitando possibilmente di installare barriere antivapore.
  • coefficiente di diffusione µ di alcuni materiali:   (i valori migliori vanno da 1 a 10)

malta di calcestruzzo: 15-35
cemento: 70-150
argilla cruda: 18
tavole di sughero: 5-10
fibra di legno: 5
lana di pecora: 2
lana di vetro:  1-3
lana di roccia: 1-2
polistirolo estruso: 80-300
vetro: infinito

La costante umidità può provocare danni permanenti agli elementi costruttivi e addirittura pregiudicare la stabilità statica.

Pericoli per la salute dovuti all’umidità
  • umido caldo: si formano microorganismi - pericolo d’infezioni e malattie allergiche
  • umido freddo: malattie reumatiche, generale debolezza immunitaria.

altri problemi di umidità

 L’umidità di risalita dal terreno e la condensa interstiziale che può formarsi all’interno delle strutture perimetrali  non hanno effetti sulla presenza di muffa o condensa superficiale.


  • Come eliminare  muffa e condensa

Esistono in commercio pitture antimuffa, che possono però risultare nocive per la salute, e  non risolvono il problema: anche con diverse mani di pittura antimuffa, prima o poi il  problema si ripresenterà.

 La soluzione (o prevenzione) dei problemi di muffa e condensa è uno degli aspetti fondamentali di una  # riqualificazione energetica  in grado di garantire il comfort abitativo e il  risparmio energetico. Chiunque vi può dire di realizzare il cappotto termico, o di sostituire i serramenti. L’intervento di riqualificazione va però concepito in modo completo, con analisi tecniche dettagliate e approfondite, per evitare problemi come quelli descritti in questo articolo.
  • Provvedere con buoni isolamenti delle parti esterne (muro, soffitto, pavimento) a produrre alte temperature sulle superfici interne: essendo la differenza tra la temperatura dell’aria al centro del locale e delle supferfici minore di 4°C, difficilmente si può formare condensa!
  •  L’isolamento dall’esterno a cappotto o con intonaco isolante (Rasante Termico Riflettente) hanno  il vantaggio di correggere i ponti termici e di ridurre notevolmente i rischi di condensa perché la struttura è tutta calda e le temperature dei vari strati si mantengono sempre sopra una certa soglia
  • In alternativa si può intervenire all'interno con l'applicazione del  # rasante termico riflettente
  • Utilizzare materiali con capacità di assorbimento di vapore per  mura, soffitti e arredamento, soprattutto per le superfici (quindi niente rivestimenti sintetici, carta da parati al vinile, soffitti in cemento, pavimenti in PVC )
  • Tetto ventilato:  isolamento della copertura o rifacimento totale del
  •  # tetto, isolamento del solaio sottotetto o intervento dall’interno con controsoffitto
  • Arieggiare abbondantemente e contemporaneamente rispettando i criteri di risparmio energetico: un cambio d’aria completo da 0,5 a 0,8 volte l’ora nelle abitazioni (5 minuti di aerazione rapida ogni due ore nelle abitazioni ad isolamento normale, meccanicamente controllata in quelle con buon isolamento). Le finestre con apertura ad anta-ribalta assicurano un buon ricambio d'aria, con dispersioni contenute.
Le  # termografie  che seguono rendono evidenti i problemi di condensa e muffa presenti in un edificio male isolato e come potrebbe diventare a seguito di una riqualificazione risolutiva:






I colori dal verde al rosso evidenziano le dispersioni
 termiche

















In questo edificio osserviamo la parte destra non ancora risanata, e la parte sinistra trattata con Rasante Termico Riflettente.
Si noti l'intensità del blu che denota un'assenza totale di calore che proviene dalla parte interna.












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