domenica 29 gennaio 2017

NZEB (Near Zero Energy Buildings) Edifici a Energia Quasi Zero


Perchè, nonostante i solleciti dell'UE e gli incentivi statali del 65%, si continua a costruire e ristrutturare senza nessun criterio di efficienza energetica?
Disinformazione o necessità di contenere i costi?


Ricordiamo che in Europa la #direttiva 2010/31/UE sull’efficienza energetica, ha stabilito che entro il 31 dicembre 2020, tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione devono essere a energia quasi zero, e quelli privati dal 2021, ovvero devono produrre quasi tutta l’energia di cui hanno bisogno, garantendo allo stesso tempo un alto comfort abitativo.
Per quanto riguarda l'Italia, la Lombardia è stata la prima regione ad aver recepito la normativa europea e dal 1 gennaio 2016 tutti gli immobili nuovi o oggetto di riqualificazione devono essere a energia quasi zero, rispettando i requisiti previsti per gli edifici NZEB.

  •  Partendo dall'assunto che un edificio energeticamente efficiente (classe A) è più econmomico rispetto a quelli di classe inferiore, è del tutto evidente che la disinformazione (soprattutto dei progettisti) è alla base di questo andazzo.
  • Il concetto è stato definito dalla Direttiva europea 2010/31/UE del 19 maggio 2010: il livello di prestazione energetica ottimale in funzione dei costi (#cost optimal level of energy performance) è la quantità di energia necessaria per il soddisfacimento del fabbisogno energetico dell’edificio che richiede il costo più basso durante il ciclo di vita economico stimato dell’edificio stesso.
  •  Se dobbiamo acquistare un'automobile, oltre a valutarne l'aspetto estetico, osserviamo anche e soprattutto i consumi, gli optional, quanto paga di bollo e di assicurazione, la svalutazione annua ecc. Perchè quando acquistiamo casa, non ci interessiamo di quanto consuma in termini energetici e quindi anche economici? Eppure la vita media di un auto è di 5/10 anni, mentre quella di un appartamento è di molti decenni!!
  • Considerato un ciclo vitale di 50 anni, il costo di gestione di un edificio (costo energetico, manutenzione, etc.) è pari al 90%; il costo di costruzione è del 8%, il 2% è il costo di demolizione.
  •  Un edificio in classe A consuma meno di 30 kWh/m² anno, una casa passiva consuma meno di 15 kWh/m² anno; mentre un edificio in classe F (la maggior parte degli edifici esistenti) consuma non meno di 160 kWh/m² anno.
                                                       Tabella eleborata da Casa Clima

  • Facciamo due conti: un edificio di 100 mq. in classe F consuma l'equivalente di 1600 litri di gasolio/anno, pari a €. 2.000 (100 x 1,25), mentre un edificio in classe A sostiene un costo di €. 375/anno; una casa passiva sostiene un costo massimo di €. 187/anno. Clicca qui e verifica
  • Nel ciclo vitale di 50 anni un edificio in classe F sosterrà un costo energetico pari a €. 100.000, mentre un edificio in classe A consumerà €. 18.750, e una casa passiva €. 9.350
          Il risparmio totale conseguito da un edificio in classe A sarà di €. 81.250, mentre quello di una casa  passiva sarà di €. 90.650.

Ma quanto costa costruire un edificio in classe A? 

Progettare e costruire un'abitazione energeticamente efficiente non comporta necessariamente un aggravio di costi significativo; una costruzione in bioedilizia non costa di più e assicura un comfort ambientale di primissimo livello, oltre ad un risparmio energetico consistente (ergo costa meno!).
Aspettiamo che ci costringano per legge ben sapendo che dal 2021 saremo costretti a riqualificare la casa appena costruita sostenendo un costo maggiore?

 Per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti vale la stessa regola; fate quattro conti, detraete il bonus fiscale del 65% e poi ditemi se non vale la pena di riqualificare la vostra casa portandola almeno in classe A.   Clicca qui per maggiori informazioni.

Se, per esempio, dovete intervenire per il rifacimento della facciata, la differenza di costo fra un intonaco cementizio e una schermatura termoisolante non è certo proibitivo (vedi #Rasante Termico); se poi detraete il bonus fiscale il costo sarà addirittura inferiore. Aggiungete il vantaggio di aver aumentato il valore commerciale dell'immobile, il miglioramento del benessere abitativo e il risparmio energetico conseguente.

Contattateci per un parere tecnico: clicca qui

Biocostruttori Riuniti
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